Matteo 1:21

18 Versetti 18-25

Guardiamo alle circostanze in cui il Figlio di Dio è entrato in questo mondo inferiore, per imparare a disprezzare i vani onori di questo mondo, se confrontati con la pietà e la santità. Il mistero di Cristo che si è fatto uomo deve essere adorato, non indagato con curiosità. È stato così ordinato che Cristo prendesse parte alla nostra natura, ma che fosse puro dalla contaminazione del peccato originale, che è stato comunicato a tutta la stirpe di Adamo. Osservate: è il riflessivo, non il non riflessivo, che Dio guiderà. Il momento in cui Dio viene a istruire il suo popolo è quando esso è in difficoltà. I conforti divini deliziano maggiormente l'anima quando è sotto la pressione di pensieri perplessi. A Giuseppe viene detto che Maria avrebbe partorito il Salvatore del mondo. Doveva chiamarlo Gesù, un salvatore. Gesù è lo stesso nome di Giosuè. E la ragione di questo nome è chiara, perché coloro che Cristo salva, salva dai loro peccati; dalla colpa del peccato per il merito della sua morte e dal potere del peccato per lo Spirito della sua grazia. Salvandoli dal peccato, li salva dall'ira e dalla maledizione, e da ogni miseria, qui e nell'aldilà. Cristo è venuto a salvare il suo popolo, non nei suoi peccati, ma dai suoi peccati; e così li ha riscattati dagli uomini a se stesso, che è separato dai peccatori. Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore, in fretta, senza indugio, e con gioia, senza contestazioni. Applicando le regole generali della parola scritta, dovremmo, in tutti i passi della nostra vita, in particolare nelle grandi svolte, prendere la direzione da Dio, e lo troveremo sicuro e confortevole.

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata